Associazione Progetto Accoglienza | Gabriele Del Grande presenta il libro Dawla
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Gabriele Del Grande presenta il libro Dawla

Venerdì 22 Giugno Gabriele Del Grande è venuto a trovarci al Villaggio La Brocchi per presentare il suo ultimo libro “Dawla. Lo stato islamico raccontato dai suoi disertori” Un lavoro impressionante, un’inchiesta di giornalismo narrativo durata anni che in un’epoca di narrazioni prive di riscontri e verifiche si staglia per profondità, metodologia e rigore documentario.

Gabriele Del Grande

“Dawla” in arabo significa Stato ed è uno dei modi in cui gli affiliati dello Stato islamico chiamano la propria organizzazione. Gabriele Del Grande è andato a incontrarli in un avventuroso viaggio partito nel Kurdistan iracheno e terminato con il suo arresto in Turchia. Questo libro è il racconto delle loro storie intrecciate alla storia più grande dell’ascesa e della caduta dello Stato islamico.

Un racconto che parte nel 2005 nei sotterranei del carcere di massima sicurezza di Saydnaya, in Siria, e che passa per la rivoluzione fallita del 2011, la guerra per procura contro al-Asad, il ritorno del Califfato e gli attentati che hanno sconvolto l’Europa. Del Grande mette in scena una galleria di personaggi le cui vicende si snodano in un intreccio di storytelling e geopolitica. Un manifestante siriano spinto da un’autentica sete di giustizia a prendere le armi e che, davanti alla corruzione dell’Esercito Libero, sceglie di arruolarsi nel Dawla, dove farà carriera come agente dei servizi segreti interni ed emiro della polizia morale, hisba. Un hacker giordano in fissa con l’esoterismo giunto in Siria seguendo le profezie sulla fine del mondo e finito nel braccio dei condannati a morte in una prigione segreta del Dawla. E un avventuriero iracheno ingaggiato da un ex colonnello dell’Anbar che grazie alla propria intraprendenza si addentrerà nel livello più oscuro dei servizi segreti del Dawla, quello responsabile della pianificazione degli attentati in Europa.

Questo libro ci racconta storie forti, piene di colpi di scena, avventure, sentimenti, rabbia, amore, vita, morte, punti di vista opposti sulla guerra e sul mondo. Il volume nasce da un progetto di crowdfunding che ha avuto un appoggio appassionato e generoso da parte dei sostenitori di Del Grande, qui impegnato ad affrontare lo scomodo punto di vista dei carnefici. “Non per giustificare, non per umanizzare. Ma unicamente per raccontare e, attraverso una storia, cercare una risposta, ammesso che ve ne sia una, a quell’antica domanda sulla banalità del male che da sempre riecheggia nelle nostre teste dopo ogni guerra”.

In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato che ricorre il 20 Giugno prossimo ci sembra fondamentale aprire uno squarcio verso gli scenari di guerra dai quali le persone fuggono in cerca di un approdo sicuro. Su questo tema Del Grande lancia un appello all’Europa: “Legalizzate l’emigrazione Africa – Europa, rilasciate visti validi per la ricerca di lavoro in tutta l’Europa, togliete alle mafie libiche il monopolio della mobilità sud-nord e
facciamo tornare il Mediterraneo ad essere un mare di pace anziché una fossa comune.
O forse trentamila morti non sono abbastanza?”
Grazie a Gabriele, e grazie soprattutto alle tante persone che hanno voluto esserci per continuare a farsi domande e ad interrogarsi sulla banalita’ del male e sulla creazione di nuovi scenari possibili.

L’evento è stato patrocinato dall’Unione dei Comuni del Mugello e da Unhcr che ringraziamo vivamente.

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